Al di là dell’incertezza
Il 4 settembre 1838 la ginevrina Henritte D’Angeville raggiunse la vetta del Monte Bianco. La
prima donna a raggiungere i 4810 metri volontariamente e caparbiamente, conscia delle proprie
capacità e senza tralasciare quella componente di rischio che una sfida come quella non poteva che
avere. Una sfida ignota e incerta come lo era stata 52 anni prima anche per Michel Paccard e
Jacques Balmat, i primi salitori in assoluto della vetta ricadente allora nel territorio del Regno di
Sardegna. Incerta e piena di punti interrogativi come la discesa lungo il versante Rupal del Nanga
Parbat per Reinhold e Gunther Messner nel 1970. Incerta e piena di imprevisti come l’apertura nel
1925 della via ad opera della coppia Solleder e Lettenbauer lungo i 1200 metri di dedalo verticale
della parete nord-ovest della Civetta.
Nel mondo moderno l’essere umano ha cercato poi sempre più di arginare l’incertezza. Lo ha fatto
ratificando leggi, sviluppando tecnologie, sottoscrivendo polizze, istituendo gerarchie, mercificando
la sicurezza. Ma l’alpinismo, come fenomeno sociale e storico relativamente recente, nel suo
piccolo, rappresenta intrinsecamente il regno, la quintessenza, del non certo. Tanto quanto la
ricerca scientifica contempla nel suo processo sperimentale la componente ignota e il margine
d”errore. Parole che abbiamo letto e ascoltato fino alla nausea nel 2020 sono il pane quotidiano di
chi fa dell’andare in montagna la propria passione. Paura, margine, attesa, dubbio, pazienza,
rassegnazione e, appunto, incertezza sono tutti termini che rientrano nel lessico base di un’alpinista.
Parallelamente a lemmi come mezzo barcaiolo, conserva, machard, trad, paranco, abalakov, piolettraction,
rinvio, ovviamente.
Ecco dunque che in questo contesto riproporre per il 2021 un Corso di alpinismo base (A1), il 37°
per la Scuola di alpinismo e arrampicata libera del Piceno, non sembra né azzardato, né fuori
luogo. Dal mese di marzo, se le condizioni sanitarie e climatiche lo permetteranno, affronteremo in
prima battuta un modulo di alpinismo invernale seguito successivamente da un modulo di alpinismo
su roccia. Il corso sarà rivolto a tutti i Soci CAI che desiderano affacciarsi per la prima volta alla
pratica alpinistica in ambienti montani di neve e roccia, così come per chi vorrà rafforzare le
proprie pregresse conoscenze e capacità. Il corso, strutturato in lezioni teoriche in sede e formazione
pratica sul campo, richiede tuttavia una adeguata preparazione psicologica e fisica. Per il
programma completo e per le modalità di partecipazione si potranno contattare direttamente le
Sezioni di Ascoli Piceno, Fermo e San Benedetto del Tronto o restare aggiornati attraverso i profili
social “Scuola del Piceno”.
E se qualcuno vi chiederà perché vorrete partecipare ad un corso di questo tipo potrete rispondergli
con le parole della sopracitata alpinista svizzera: “Domandare a colui che ama i viaggi ‹‹perché
parti?›› è altrettanto strampalato che chiedere a chi ama la vita appartata ‹‹perché resti a casa?››.
Perché mi procura piacere, o gioia, risponderanno l’uno e l’altro, naturalmente”.
Per maggiori informazioni: 338.8209176 (Guido D’Amico) – scuoladelpiceno@gmail.com
Corso di Alpinismo Base (A1) 2021
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