Il CAI riconosce, nel primo articolo del proprio statuto, tra i sui scopi: “l’alpinismo…, la conoscenza e lo studio delle montagne…, e la difesa del loro ambiente naturale“. La tutela dell’ambiente montano rientra tra le attività “trasversali” del CAI, in qualità di associazione ambientalista di interesse nazionale riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente (decreto 20 febbraio 1987, art.1).
Dietro l’aspetto maestoso della montagna, dei suoi profili titanici e all’apparenza intoccabili, si nasconde un ambiente delicato e fragile nei suoi equilibri. Oggi la montagna soffre un turismo di massa ed uno sfruttamento indiscriminato delle sue risorse. Anche la frequentazione alpinistica/escursionistica, di persone animate dalla voglia di esplorare, conoscere il territorio, nonché dal desiderio estetico, emotivo, e fisico di ricavarne piacere o appagamento, comporta un impatto sull’ambiente (naturale ed umano).
La filosofia dell’“eden incontaminato” non appartiene al CAI. La posizione ambientalista del CAI è ispirata alla frequentazione responsabile dell’ambiente montano, compatibile col rispetto del territorio: dell’ambiente naturale e delle popolazioni che lì vivono. Il CAI promuove lo sviluppo sostenibile, riconoscendo l’importanza della montagna come ambiente naturale in relazione alla presenza dell’uomo, concepito sul corretto equilibrio tra uso delle risorse e sviluppo della società, affinché anche le future generazioni possano vivere di quell’ambiente.
Il CAI tiene a formare alpinisti/escursionisti consapevoli che il loro “terreno di gioco” deve essere visto più come presa di coscienza del senso del limite che la montagna impone, piuttosto che di spazio da consumare nella ricerca ossessiva della performance fisica/tecnica. Per noi soci, “andare in montagna” significa conoscerla, amarla, difenderla.
La tutela ambientale promosa dal CAI è intesa come impegno di tutela “attiva”, non solo “passiva” di semplice conservazione. A tale scopo, nel 1984, fu costituita la Commissione Centrale per la Tutela dell’Ambiente Montano (CCTAM), evoluzione della precedente Commissione Protezione della Natura Alpina con la quale il CAI iniziò a rivolgersi ai soci per collaborare attivamente alla conservazione e difesa dell’ambiente. I compiti della CCTAM sono i seguenti:
- Diffondere ai soci, ed alla cittadinanza in generale, la conoscenza dei valori dell’ambiente, delle sue criticità, e la necessità della sua tutela, promuovendo azioni di informazione e sensibilizzazione.
- Denunciare ogni atto (anche solo annunciato) di manomissione dell’ambiente agli organi centrali del CAI, suggerendo opportune iniziative di salvaguardia, fornendo supporto tecnico, avvalendosi di adeguate conoscenze scientifiche.
- Promuovere la costituzione di analoghe commissioni regionali/interregionali e sezionali, favorendo la formazione di operatori TAM diffusi su tutto il territorio nazionale.
DOCUMENTI DI POSIZIONAMENTO
Nel corso degli anni il CAI ha pubblicato una serie di documenti nei quali afferma e ribadisce la propria posizione ed i propri impegni sulle problematiche attuali, in materia di montagna e ambiente. I più noti sono:
- BIDECALOGO (DI BRESCIA) (1981, integrato nel 1986)
- CHARTA DI VERONA (1990)
- TAVOLE DELLA MONTAGNA (DI COURMAYEUR) (1997)
- TESI DI MOENA: ALPI ED I CAMBIAMENTI CLIMATICI (2007)
Oggi, il Nuovo Bidecalogo (2013) raccoglie quanto già espresso dai precedenti documenti, opportunamente integrati e rielaborati. In 20 punti illustra le linee guida della politica ambientale del sodalizio. La parte prima precisa posizione e impegno del CAI a favore dell’ambiente montano e della sua tutela; la parte seconda contiene la politica di autodisciplina del CAI.
NUOVO BIDECALOGO (2013)
NUOVO BIDECALOGO (A FUMETTI)
Tra il 2020 e il 2022 la CCTAM ha prodotto 6 documenti di approfondimento su alcune tematiche ambientali di importanza fondamentale, diventati “documenti di posizione” con l’approvazione degli organi centrali. Essi appresentano un ulteriore tassello del processo di attuazione dei principi contenuti nel Nuovo Bidecalogo, e in particolare nell’Agenda 2030 promossa dall’Unione Europea. I 6 documenti sono raccolti nel quaderno TAM “il CAI e l’ambiente”.
COMMISSIONE SEZIONALE TAM
La nostra sezione conta 3 operatori TAM titolati ed un gruppo di soci volontari, sensibili alle tematiche ambientali, che organizzano annualmente incontri ed uscite/escursioni a scopo di sensibilizzazione, educazione ambientale, divulgazione naturalistica. Le escursioni TAM sono pubblicate nel programma escursionistico. Tutti i soci (e non) sono invitati a collaborare attivamente alle iniziative ed interventi della commissione.
Organico Commissione Sezionale Tutela Ambiente Montano | |||
Tenaglia Stefano | 335.352047 | ASE – ORTAM | Responsabile |
Felicetti Andrea | 349.4351781 | ORTAM | |
Luciani Simone | 339.8897760 | ORTAM |
LEGENDA | |
ASE | Accompagnatore Sezionale di Escursionismo |
ORTAM | Operatore Regionale Tutela Ambiente Montano |
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FONTI E RIFERIMENTI